Donare e riciclare aiuta gli altri e l’ambiente.
Ogni anno a Natale milioni di bambini scrivono a Babbo Natale chiedendo valanghe di giocattoli e i genitori, laddove possibile, sono pronti a tutto pur di accontentare i loro desideri.
“Mio figlio ha tanti giochi, ma non li usa”
Succede spesso però, che dopo poco tempo il giocattolo tanto bramato venga dimenticato in un angolo della cameretta: si cambiano gusti, si cresce e si finisce per accumularli e non utilizzarli fino a poi gettarli, a volte anche praticamente nuovi. Gran parte dei giocattoli finiscono nelle discariche o, nel peggiore dei casi, fluttuano negli oceani. Cosa ancor più triste è che molti dei giochi più popolari in circolazione sono interamente composti di plastica, rivelandosi un concreto pericolo per la già fragile tutela ambientale. In generale, per non “sprecare” i giocattoli e per evitare il diffondersi di un malcostume che alla lunga potrebbe danneggiare proprio i più piccoli, è importante non cadere nella tentazione degli acquisti d’impulso.
Avere troppi giochi, non è un vantaggio ma un limite.
Si pensa inoltre che un “sovradosaggio” di giocattoli possa in qualche modo inibire lo sviluppo della fantasia nei bambini che – circondati da una moltitudine di oggetti – non sentono il bisogno di nutrire la loro creatività. Inoltre il fatto di racimolare tanti doni tutti insieme porta a sminuire il momento, il ricordo e la bellezza dell’atto di ricevere un regalo.
È importante, alla luce di tutto questo, prendere in considerazione la possibilità di allungare la vita dei giocattoli, donandoli – quando possibile – a scuole, enti o bambini meno fortunati. Un messaggio di solidarietà e un valore importante da trasmettere e insegnare alle giovani generazioni che spesso danno per scontato ciò che possiedono.