Cosa si cela dietro il periodo più atteso dell’anno.
Come ogni anno in questa stagione nel tuo Centro sono arrivati i saldi, scopriamo quale storia si cela dietro la loro “tradizione”.
Come e quando nascono?
Il termine, derivante dal lessico commerciale, fa riferimento alla differenza tra le entrate e le uscite dei venditori e rappresenta quindi la liquidazione di merce che – a fine stagione – non è stata acquistata in negozio.
Un po’ di storia!
Nel nostro paese la prima legge che introduce i saldi risale al periodo fascista quando vennero stabilite due categorie di vendite speciali: le “vendite straordinarie” e le “vendite per liquidazione”. All’epoca I commercianti potevano scegliere liberamente il periodo dell’anno in cui applicare i prezzi ribassati, ma erano però scoraggiati dalla lunga trafila burocratica.
Nello scenario economico di quel tempo, inoltre, la possibilità data loro di effettuare vendite stagionali a prezzi particolarmente ribassati non era ben vista. Soprattutto perché vi era la credenza condivisa che esistesse un prezzo “giusto” per ogni merce, e che quindi le vendite “straordinarie” rappresentassero un fenomeno “pericoloso”.
La successiva legge del 1980 stabilì che fossero le Camere di Commercio a definire i periodi di saldi unificandoli a livello nazionale: due momenti di sconti all’anno, al di fuori dei quali il ribasso dei prezzi era consentito solo con la denominazione di “vendite promozionali”, e comunque non nei 40 giorni precedenti all’inizio dei saldi.
La trasparenza prima di tutto!
Le vendite non potevano essere “ingannevoli”: il venditore doveva, così come accade ancora ora, dimostrare di aver effettivamente ribassato i prezzi di cartellino.
Infine, nel 1998 ci fu un nuovo intervento sui giorni dei saldi: si decise che le regioni avrebbero determinato in maniera autonoma le date dei saldi, una politica ancora oggi in vigore.
Ora che hai scoperto qualche curiosità in più sull’origine dei saldi, vieni a trovarci e… buono shopping!